Pierluigi Ortolano, un operaio abruzzese appassionato di fotografia, acquista su un sito di aste online 141 rullini non sviluppati. Ne nasce un progetto che racconta la vita di una famiglia nei Paesi Bassi alla fine degli anni Sessanta e che potrete visitare da Utopia, dal 4 al 18 maggio.
A partire dal 4 maggio Utopia torna ad esporre una nuova, prestigiosa mostra. Randstad 1969 è la storia di una riesumazione accidentale, come la definisce Pierluigi Ortolano che, nel 2017, si aggiudica in un’asta online un pacco contenente 141 rullini di vario formato esposti e dimenticati da cinquant’anni, un lavoro fotografico di fine anni Sessanta di un fotografo olandese sconosciuto.
I rullini giungono avvolti in un foglio di giornale, il Randstad, datato 31 gennaio 1969 e dal quale prende il nome il progetto.
Le prime fotografie, riportate alla luce dopo mezzo secolo, danno una dimensione di quello che l’intero archivio (formato da circa 4000 negativi) potrà restituire in termini di memoria sia familiare che di un’intera area dei Paesi Bassi, che va da Amsterdam al Mare del Nord. Le prime fotografie, riportate alla luce dopo mezzo secolo, danno una dimensione di quello che l’intero archivio (formato da circa 4000 negativi) potrà restituire in termini di memoria sia familiare che di un’intera area dei Paesi Bassi, che va da Amsterdam al Mare del Nord.
Un viaggio per immagini di un tempo ed uno spazio sospesi attraverso paesaggi urbani e scene di vita ordinaria.
Partendo da San Salvo, in provincia di Chieti, Randstad 1969 ha suscitato l’interesse dei media (la sua storia è stata pubblicata internazionalmente da El Pais e da numerose testate specializzate in fotografia) e degli spazi espositivi di numerose città italiane, tra cui Genova, Roma, Brescia, Teramo, Campobasso e Ascoli Piceno.
Dal 4 fino al 18 maggio l’esposizione sarà a Rieti, ospitata nella sede di Utopia, in via del Duomo 2. Inaugurazione sabato 4 maggio alle ore 18.30, con apertura dal mercoledì al sabato dalle 17.30 alle 20.00, fino al 18 maggio, sempre e rigorosamente con ingresso libero.
Anticipiamo una piccola sopresa: il 4 maggio, alle 18.30, Pierluigi ci introdurrà alla mostra, parlando della storia dei rullini e di come si sia risaliti a scoprire l’autore delle fotografie.
Non mancate!