In viaggio tra i Paesaggi Ricomposti di Roberto Mirulla

La foto di paesaggio , vanta illustri progenitori ed è un tipo di ricerca fotografica che, seppur inflazionato e omologato nella fotografia imperante sui social network, è stato declinato in tantissimi modi differenti: da Ansel Adams a Stephen Shore, da Michael Kenna a Sebastiao Salgado, da Luigi Ghirri a Gabriele Basilico, solo per citarne alcuni, ognuno di questi celebri fotografi ne ha fatto una parte, se non la totalità, del proprio percorso attraverso il mondo delle immagini.

Con questo incontro Utopia darà l’opportunità di vedere come si possa reinterpretare il paesaggio anche quando… tutto sembra già stato fotografato, nei modi più disparati.

Il fotografo romano Roberto Mirulla ci aprirà alla sua personalissima visione in cui, tramite la sovrapposizione di scatti multipli della medesima veduta, l’immagine viene ricomposta in un’unità che acquista un’inedita tridimensionalità, in cui ogni parte dello stesso paesaggio presenta caratteristiche diverse per luce e profondità.

Luoghi conosciuti su cui ci si sofferma ormai distrattamente diventano così nuova fonte di indagine e curiosità, visione familiare ma, allo stesso tempo, inedita. I suoi Paesaggi Ricomposti, oggetto di numerose personali, sono diventati un libro che verrà presentato nel corso della serata, edito dalla prestigiosa Silvana Editoriale, casa editrice tra le più importanti in Italia dedicate alle arti visuali e attiva da oltre settant’anni.

Roberto Mirulla, laureato in Architettura a Roma Tre e diplomato in fotografia presso l’Istituto Cine Tv Rossellini a Roma, da vari anni si dedica a progetti fotografici personali e all’insegnamento della fotografia, orientato in modo particolare sul paesaggio urbano e la fotografia notturna. Indaga da sempre il paesaggio, in particolare predilige le “vedute ” delle aree urbane e suburbane che testimoniano fenomeni di trasformazione.

La sua ricerca, veicolata dai suoi studi in Architettura e Fotografia, focalizza l’attenzione sugli aspetti più reconditi della composizione, della luce e dello spazio, la sua visione è al tempo stesso emotiva e contemplativa.