Il 24 maggio nostri graditi ospiti gli amici del Collettivo Fotografico 42 di Viterbo.
Il Collettivo 42 è un attivissimo gruppo di fotografi viterbesi. Nato nel 2018 da un’idea di Carlo Panza e Michele Furci, del collettivo fanno attualmente parte anche Paola Burla e Vittorio Faggiani, uniti nel credere che la fotografia, come mezzo comunicativo ed evocativo, possa essere una soluzione alla “Domanda Fondamentale sulla Vita, sull’Universo e Tutto Quanto” (da qui il numero 42, riferimento alla risposta alla domanda elaborata dal supercomputer “Pensiero Profondo” nella celebre “Guida Galattica per gli Autostoppisti” di Douglas Adams).
«“Quarantadue!” urlò Loonquawl. “Questo è tutto ciò che sai dire dopo un lavoro di sette milioni e mezzo di anni?”
“Ho controllato molto approfonditamente,” disse il computer, “e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda.”»
Per poter alimentare questa risposta il Collettivo 42 si è adoperato, negli anni, in un’opera frenetica di diffusione della cultura fotografica attraverso le più disparate attività, creando numerose occasioni di condivisione e confronto.

Nel maggio 2021 ha dato vita al libro fotografico “La Colpa”, edito da Minibrì Edizioni, con la collaborazione di Massimo Mazzoli e Stefania Lasagni, un tentativo di dare forma “a quel compagno scomodo pronto a infastidire, assillare, torturare il nostro animo” tramite le quattro diverse sensibilità e visioni dei componenti del collettivo.
Una sfida impegnativa, il cui esito
sarà condiviso e discusso nell’appuntamento di
sabato 24 alle 18.30
presso la nostra sede di via del Duomo,
ingresso libero
(schivando i tubi innocenti del cantiere di fronte)
fino ad esaurimento posti.
Il collettivo 42:
Michele Furci
Sono di Reggio Calabria ma vivo a Viterbo dal 1989. Mi percepisco come “un fotografo disfunzionale” in pratica sono un “fotoreporter del mio inconscio”. Se proprio devo, mi etichetto da solo.
www.michelefurci.com
Vittorio Faggiani
Nasco a Roma nel 1967 e dal 1994 risiedo a Viterbo. Grafico di professione con la passione per la fotografia, dal paesaggio ho successivamente spostato il mio interesse nelle dinamiche che regolano la vita umana. Trovo nella fotografia la possibilità di raccontare storie reali o immaginate, cercando nelle prime di scoprire e raggiungere la parte più intima ed essenziale, mettendo in scena nelle seconde, come in un teatro, immagini, pensieri o sensazioni.
Carlo Panza
Nasco a Viterbo nel 1957 e mi interesso di fotografia dalla seconda metà degli anni ’80. Inizialmente interessato da paesaggio urbano, still-life e ritratto mi sono successivamente indirizzato in maniera prevalente verso la fotografia di paesaggio sia come rappresentazione del territorio che come ricerca personale.
Paola Burla
Viterbo, classe ’59, fotografo per comunicare sensazioni ed emozioni leggendo la realtà attraverso la mia esperienza e la mia sensibilità; per esprimere quello che non riesco a dire con le parole. La fotografia è fermarmi ad osservare, raccontare storie, bloccare attimi unici come a voler, illusoriamente, sospendere il tempo.