Dal World Press Photo a Utopia – Incontro con Fausto Podavini

La stagione di Utopia volge alla fine ma non finiscono le occasioni prestigiose da ospitare!
Tra il caldo e i cantieri sabato 12, a partire dalle ore 18:15, ospiteremo Fausto Podavini, una delle figure più brillanti nel panorama del fotogiornalismo contemporaneo.

L’incontro rappresenterà un’occasione preziosa per conoscere da vicino non solo il fotografo, ma anche le realtà che Fausto ha raccontato nel corso della sua brillante carriera.

Tra i suoi lavori più noti figurano MiRelLa, una toccante narrazione sull’Alzheimer vissuto dal punto di vista di un familiare caregiver, e Omo Change, un progetto a lungo termine durato sei anni tra Etiopia e Kenya, che documenta i cambiamenti sociali e ambientali nella bassa valle dell’Omo, conseguenti alla costruzione di una grande diga sul fiume che ha stravolto ecosistema e vita delle popolazioni residenti.

Entrambi i lavori sono stati premiati al World Press Photo, il concorso di fotogiornalismo più importante a livello internazionale, ma sono svariati gli award internazionali in cui Fausto figura nel relativo palmares, oltre al World Press Photo (2013 e 2018), abbiamo Pictures of the Year (2016 e 2018), Sony World Photography Awards (2013), PDN Photo Annual (2012), PX3 (Prix de la Photographie, Paris), World. Report Award, Yves Rocher Grant e Kolga Tbilisi.

Fausto si distingue per la scelta di progetti a medio-lungo termine, che gli consentono di approfondire in maniera unica i temi trattati nei suoi reportage, alternando a progetti di ampio respiro internazionale storie più intime o vicine alla nostra cultura.

I suoi reportage sono diventati libri che, alla fine della serata, avremo l’occasione di fare nostri, impreziositi dalla firma e dedica dell’autore, un’occasione imperdibile. 

L’ingresso, ormai lo sapete bene, libero e gratuito fino ad esaurimento posti.


“Romano di Roma”, Fausto Podavini vive e lavora nella città eterna. Dopo le prime esperienze come assistente di studio si avvicina alla fotografia di reportage e inizia un percorso da freelance che lo porta a collaborare con varie Ong per la realizzazione di diversi lavori in Italia, Perù, Kenya ed Etiopia. Nel 2009 inizia una collaborazione con il Collettivo Fotografico WSP del quale entrerà a far parte nel 2010, aggiungendo all’attività di fotografo quella di docente di fotografia di reportage.

Ha portato a compimento lavori in Africa, Sud America e India pur non trascurando il territorio italiano, dove ha realizzato svariati reportage come, ad esempio, sullo sport per disabili, in un carcere minorile e sull’Alzheimer, MiRelLa, quest’ultimo gli è valso il primo premio nella sezione Daily Life del World Press Photo 2013.

Nel 2018 ottiene il suo secondo riconoscimento al World Press Photo con il lavoro Omo Change.
Nel 2017 è stato nominato Reporter per la Terra da Earth Day Italia. Le sue fotografie sono state pubblicate su importanti riviste nazionali e internazionali tra cui Le Vie/Le Monde, Stern, Internazionale, Espresso, National Geographic, Days Japan, GEO Germania, GEO Francia, GEO Spagna e Neue Zürcher Zeitung Magazine. Le sue opere sono state esposte in numerose città, tra cui New York, Madrid, Barcellona, Milano, Roma, Londra, Kuala Lumpur e Vilnius.